Ultimo editoriale di Minzolini


"La morte di due testimoni chiave dell'affare Marrazzo, definita provocatoriamente misteriosa, getta ancora una volta un'ombra sulla possibilità di dialogo con quel 5,6 per cento di italiani che ancora e ostinatamente si definiscono anti berlusconiani.
Innanzitutto i fatti: lo spacciatore Cafasso è morto, come il giovane Cucchi, per overdose di cocaina. Insomma se l'è voluta. Mentre la trans Brenda si è data fuoco in un momento di depressione per la vita dissoluta che conduceva. La presenza di valigie già accuratamente fatte dimostrano il lucido proposito di lasciare questo mondo, per non parlare dello stato di ubriachezza e dell'accendino d'oro lasciato su un tavolo, muto ma persuasivo testimone degli eventi. La procura indaga per omicidio, però si tratta solo un atto dovuto, perché si sa che il suicidio per autocombustione è diffuso nell'ambiente transessuale per la sua immediatezza e praticità.
Nonostante queste evidenze qualcuno si chiede se questi due personaggi sapessero qualcosa di compromettente per qualcun altro oltre a Marrazzo, ma si tratta delle solite chiacchiere a vuoto per nascondere dietro una cortina di teoremi e di sospetti i successi del governo. Del resto è ben noto che il premier Silvio Berlusconi non fuma perché fa male alla pelle e perciò non usa né fiammiferi, né accendini, così come i suoi più stretti collaboratori.
Inoltre con il processo breve, anche la vicenda della Thyssen Krupp verrà archiviata e dunque la morte per ustioni verrà di fatto depenalizzata: il premier e il suo governo dormirebbero comunque sonni tranquilli.
Perché dunque voler cercare il pelo nel trans? Per un'altra e inutile speculazione politica?
Verrebbe da dire davvero basta con questo clima. Ma per finire credo che la cosa migliore sia ricordare qui le parole di monsignor Ignaçio Gusto Merendas, membro della Congregazione per la dottrina della fede, che ha proposto l'affissione obbligatoria del crocefisso anche negli appartamenti delle trans. Come simbolo e prova della sana tradizione italiana. Si eviterebbero tragedie. Si eviterebbero speculazioni.
Amen. No, scusate, volevo dire un saluto a voi cari telespettatori."


Alberto Capece Minutolo