Benvenuti al Sud, un film di Luca Miniero.

Benvenuti al Sud è una spiritosa e garbata piccola opera cinematografica di natura satirica evidentemente suggerita da un film francese che oltralpe ha ottenuto un travolgente successo. Là era un abitante del Sud della Francia a essere trasferito per punizione a lavorare in un paesino bretone, qui è un saccente brianzolo che viene per punizione trasferito a dirigere l’ ufficio delle Poste di Castellabate, deliziosa cittadina sulla costa del Cilento. La trama del racconto è un pretesto che consente una messa a confronto in termini pungenti e a volte spassosi della folla di stereotipi e pregiudizi che farciscono le percezioni delle rispettive mentalità, consuetudini e culture. Ma via via che le apparenze in superficie clamorosamente divergenti si rivelano in realtà esigenze genuine comuni e bisogni condivisi, pregiudizi e stereotipi si sgretolano e dissolvono tra le risate divertite del pubblico in sala. Insomma, questo è film che mostra quanto ci sia di artefatto e abitudinario a impedire che scorrano più intesa, empatia e condivisione tra le varie tribù regionali di cui questo Paese è composto.

Claudio Bisio Angela Finocchiaro sono semplicemente strepitosi, e il gruppo dei caratteristi da cui sono coadiuvati si mostra pienamente all’altezza. Il regista del film regge il gioco con mano accorta e leggera, e nel divertire induce a riflessioni amarognole su quanto nella conoscenza, incontro e rispetto reciproco, le varie parti di questo Paese sono ancora scioccamente lontane.

Ma sono le immagini di Castellabate e della sua costa – Santa Maria, San Marco - a rapire per la loro bellezza. Non si tratta certo della superba e precipitante costiera amalfitana, o dei contrasti aspri e sublimi di Maratea, ma purtuttavia paesi, luoghi e colline della costa cilentana sono mostrati in una luce tenera di una tale amabile dolcezza da far innamorare. Il film sta riempiendo le sale, ed è prevedibile che non pochi degli spettatori decidano in cuor loro, l’estate prossima, di trascorrere in quei luoghi un periodo di vacanze. Benvenuti al Sud ricorda Basilicata coast to coast: ambedue svelano e rivelano, rendono giustizia e rimettono le cose campate scioccamente per aria con i piedi per terra. Più ce ne vorrebbero di questi film simpatici, divertenti e istruttivi, da far vedere nelle piazze estive e d’inverno nelle scuole. Non sono capolavori assoluti, non affrontano questioni e temi strategici estremi: contribuiscono però a estendere e rafforzare conoscenza vera, avvicinamento e unità, arginando e neutralizzando così le derive di ignoranza, pregiudizio, risentimento e contrapposizione che finora si sono mostrate così negative e dannose per la storia di questo Paese.

GianCarlo Marchesini