Solstizio d'inverno – La porta degli angeli


La presente Nota è una estrapolazione dalla mia dispensa LEGGERE IL LIBRO DEL CIELO (UTE di Sagrado, 2008 / 2009). Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle. (OscarWilde) Of course, I believe in one world. (Dal discorso di chiusura tenuto dal Mahatna Gandhi alla Conferenza sulle Relazioni Inter-Asiatica, Nuova Delhi, aprile 1947). Tutto si muove, tutto vibra; niente è in quiete. (Dal Kibalion) E=mc2 (Albert Einstein) Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me. (Imanuel Kant) In finem Caeli enarrant gloriam Dei, / et opera manuum eius annuntiat firmamentum (1) Salmo XVIII. Il solstizio è uno dei tanti effetti speciali che il cielo intorno a noi ci regala senza interruzione. Il termine deriva dal latino solstitium, ossia fermata (statio, dal verbo stare, fermarsi) del Sole, e indica i due giorni dell'anno in cui l'astro raggiunge rispettivamente il punto più alto (solstizio estivo) o più basso (solstizio invernale) dell'ellittica e sembra fermarsi per qualche giorno prima di riprendere al contrario il suo corso. Tutto ciò è dovuto in realtà ai due principali movimenti eseguiti dal pianeta su cui ci troviamo: la rotazione in senso antiorario che la Terra compie intorno al proprio asse (il giorno) e la rotazione intorno al Sole (rivoluzione) che la Terra effettua in un anno lungo la propria orbita ellittica. I due movimenti ovviamente sono contemporanei e si combinano tra loro "con un’ ulteriore complicazione dovuta al fatto che gli assi delle due rotazioni sono inclinati tra loro di 23 gradi e 27’; quindi dello stesso angolo sono inclinati tra loro i piani dell'equatore terrestre e dell’ orbita ellittica su cui gira la Terra. L'inc1inazione dei due assi di rotazione causa, tra l'altro, il succedersi delle stagioni, poiché a seconda della posizione della Terra sulla sua orbita annuale il Sole illumina e riscalda in maggior misura l'emisfero nord o quello sud del pianeta". Questo lo stato delle cose da un punto di vista oggettivo (Sistema Eliocentrico). Ma fino a pochi secoli fa si pensava in tutt'altro modo e si era certi che fosse il Sole a ruotare intorno alla Terra (Sistema Geocentrico). E' vero, l'apparenza inganna. Ma quale incredibile messe di riflessioni, tradizioni, consuetudini, leggende e miti ha raccolto nei millenni l'umanità quando credeva che tutta la sfera celeste ruotasse (in senso orario) intorno ad una Terra immobile al centro del cosmo! Anche il sole rientrava in questa sovrumana armonia di moti: gli astronomi antichi pensavano che l'astro "percorresse sulla volta celeste una strada, che chiamarono "eclittica”, completando il giro in un anno (etimologia da eclisse: infatti l'eclittica è la linea sulla quale si manifestano le eclissi, sia di Sole sia di Luna. Il piano di questa strada è inclinato di 23° e 27’ sul piano dell'equatore, quindi l'eclittica incontra l’equatore in due punti opposti che vengono chiamati "equinozi" (etimologia da "notti eguali", perché; quando il Sole è all'equinozio giorno e notte sono di eguale durata in tutto il mondo). L'eclittica si può considerare divisa in quattro archi di 90 ° ciascuno; questi tratti sono percorsi dal Sole nelle quattro stagioni, che dividono climaticamente in quattro settori il suo percorso annuale ". Ogni settore o stagione estendendosi per un arco di 90°, tra un equinozio e l'altro ne intercorrono 180 , 90 tra ogni equinozio e il solstizio precedente e successivo e ancora 180 tra i due solstizi" che rappresentano i momenti in cui l'eclittica e l'equatore sono più distanziati. Questo il contesto geometrico - geografico - astronomico. Ma ce n'è anche uno esoterico e soprattutto uno antropologico che non vanno trascurati, con particolare riferimento ai solstizi, quello invernale in primis, che non per caso coincide con la più importante festa di gran parte dell'umanità, il Natale. Leggiamo nel Sito Esoteria che entrambi i solstizi evocano arcaici riti agricolo-pastorali, in Occidente legati al nome di Giano: “Antica divinità bifronte degli Italici, veniva identificato col Sole nel ciclo giornaliero e annuale e quindi con l’anno e con il cielo, con potere sul tempo e sul destino. Giano, re leggendario e divino, (2) avrebbe regnato sul Lazio e avrebbe dato inizio alla civiltà istituendo i riti religiosi e promuovendo la costruzione degli edifici sacri. Nella duplice veste di protettore di ogni inizio e di iniziatore della civiltà, Giano era il patrono dei Collegia Opificum et Fabrorum istituiti all’epoca del re Numa e in suo onore le corporazioni degli artigiani romani celebravano le due feste solstiziali. L’allegoria della doppia faccia e della doppia fronte, ordinaria nelle erme di re Giano, è variamente interpretata. Per alcuni significa il dono della scienza del passato e del futuro ottenuto da Saturno. Altri affermano che, poiché a Giano era dedicato il mese di gennaio (Januarius), viene espressa con la doppia fronte la considerazione dell'anno trascorso e di quello che sta per inaugurarsi. Giano era, in senso generale, il custode (Janitor) delle porte (janua, porta) ed esercitava la sua influenza su ogni passaggio, su ogni inizio o principio. A lui erano consacrati il primo mese dell'anno, l’inizio di ogni mese, di ogni giorno, di ogni attività. La radice del nome Giano indica il concetto di passaggio, come la parola sanscrita yana (porta), il verbo latino ire (andare) e il gaelico ya-tu (guado). In quanto divinità solare, Giano aveva il controllo delle Porte del Cielo (Januae Caelelestis Aulae) che il Sole apre all'alba e chiude al tramonto, così come all’inizio e alla fine dell'anno solare. Nel ciclo giornaliero attraverso la Porta del Cielo di Oriente entra il sole per dare inizio al giorno, attraverso quella di Occidente il sole esce al tramonto. Nel ciclo annuale Giano apre e chiude le porte Solstiziali, attraversando le quali il Sole dà inizio alle due metà, ascendente e discendente, del percorso annuale. Il volto maturo e barbuto, simbolo del passalo, e quello giovane e gioioso, simbolo del futuro, guardando contemporaneamente indietro e avanti mostrano il potere del Dio sul tempo. A volte Giano ha un volto virile, anziano e barbuto e un volto femmineo, giovane e bello in relazione al primitivo significato di simbolo del Sole e della Luna espresso dalla coppia Janus-Jana o Diano-Diana, con senso analogo a quello della coppia divina di Giove e Giunone. Nel Bifronte si rifletterebbe la concezione platonica dell'anima umana: il volto giovane e bello simboleggerebbe l'aspetto divino dell'anima attratta verso Dio e splendente di immutabile bellezza; la faccia vecchia rappresenterebbe l’attenzione rivolta alle cose del mondo che, in quanto soggette al divenire, sono destinate ad invecchiare” ( 3) L'esoterismo vero e proprio va anche più in là, assegnando “alla porta del Capricorno un significato positivo in quanto apre la fase dell'anno in cui il Sole cresce e alla Porta del Cancro un significato negativo in quanto dà inizio al semestre oscuro. La Porta Invernale è detta Porta degli Dei perché attraversandola le anime ascendono al divino e le influenze superiori discendono sulla terra. La Porta Estiva è detta Porta degli Uomini o degli Antenati perché destinata alla discesa delle anime sulla terra ed al perpetuarsi del ciclo delle esistenze materiali”. E’ in tale ottica che bisogna collocare la tradizionale suddivisione dell'anno in due semestri, uno ascendente e uno discendente, il primo dal solstizio d'inverno al solstizio d'estate e il secondo viceversa. Si parla anche di semestre oscuro e di semestre luminoso. 1 “I cieli narrano la gloria di Dio / e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani”. 2 Si diceva che avesse accolto con i dovuti onori il dio Crono, il quale, con il nome di Saturno, venne in Italia in esilio dopo che era stato esautorato dal figlio Zeus [n.d.r.]. 3 Su Giano si ritornerà in una prossima Nota.


Chiara Santagada